31.7.25

Sfondi a spatola

Nel gel printing si usa prevalentemente il rullo per stendere il colore ma, tanto per cambiare, che ne dite di provare con una spatola? Io l'ho fatto ed ho ottenuto questi sfondi:

Ho registrato tutto il procedimento nel video* sottostante:

La tecnica è davvero facile e veloce, vale quindi la pena di utilizzarla quando abbiamo voglia di qualcosa di alternativo. ;)

*Se non riuscite a vederlo o se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto)

30.7.25

Il tempo è denaro, ma...

Il tempo è una moneta che si può spendere una volta sola. (Proverbio latino)

La clessidra l'ho disegnata con le matite colorate, per simulare la sabbia argentata ho usato dell'alluminio da cucina, mentre le monete sono embossate nel cartoncino metallizzato:

Sul fondo realizzato a rullo, ho scritto il testo con il pennarello nero:

29.7.25

La piuma sul cappello

No, non è un bersagliere ma una signora che ama stupire:

Del trasferimento d'immagine vi avevo già mostrato il video qualche tempo fa, ecco cosa ne era risultato:

Avrei voluto eliminare semplicemente le scritte, ma poi non mi piaceva nemmeno l'abito, così alla fine ho salvato solo il viso ed ho coperto il cappello con ritagli di fotocopie, che mascherano l'attaccatura della piuma:

Il nuovo vestito l'ho ritagliato da un foglio di pulizia e l'ho decorato con ritagli di fotocopie e di centrini di carta:

Lo sfondo è una carta texturizzata sul gel plate con dei timbri fatti da me:

28.7.25

Dalle tenebre...

Dalle tenebre ecco che appare un volto pallido... Tranquilli non si tratta di un film dell'orrore, ma solo di un trasferimento d'immagine venuto troppo buio!

L'abito era già scuro nell'immagine di partenza, ma i capelli rossi che fine hanno fatto?! Ecco il video* della sessione sul gel plate:

*Se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)

27.7.25

Il giardino segreto

Mary Lennox, una bambina inglese nata e cresciuta in India, ha dieci anni quando un'epidemia di colera la priva dei genitori e viene accolta in Inghilterra nella casa di uno zio, il Sig. Craven. Quest'ultimo è un uomo infelice: affetto da una malformazione fisica era innamoratissimo della moglie, una donna bella e sensibile con la passione per i fiori che, a causa di un incidente in giardino, morì dando alla luce un bimbo prematuro. Quasi impazzito per il dolore Craven fece sbarrare la porta di accesso al giardino e ne seppellí la chiave affinché nessuno potesse più entrare in quel luogo tanto amato dalla moglie ma responsabile della sua morte. Convinto che il figlio non sarebbe vissuto a lungo, Craven ha trascorso gli ultimi dieci anni in viaggio, tornando a casa solo saltuariamente.
Ed è questa la situazione che si trova ad affrontare Mary: una residenza enorme, piena di domestici tiranneggiati dal piccolo Colin, il cugino che, sebbene sia sopravvissuto, appare debole e malaticcio e passa tutto il tempo relegato nella sua stanza. La bambina, che in quanto ad egoismo ed arroganza non è da meno, entra in sintonia con lui e lo mette a parte di un segreto: ha casualmente scoperto dove era sepolta la chiave del giardino proibito e, con l'aiuto di Dickon, un ragazzino della brughiera, sta cercando di riportarlo in vita...

Questo romanzo, scritto nel 1909, è considerato un classico della letteratura per l'infanzia sebbene al giorno d'oggi sia apprezzabile, nella sua versione integrale, più dagli adulti che dai bambini, ai quali sono riservate le edizioni ridotte e variamente illustrate dove, tra l'altro, non viene fatto cenno al carattere dispotico e stizzoso della piccola Mary, che risulterebbe decisamente odiosa a chi non possa comprenderne le ragioni.

Autore: Frances H. Burnett
Casa editrice: Liberamente
Pagine: 224
ISBN: 9788863113556

26.7.25

Ci beviamo un caffè?

O forse si tratta di un tè? La tazzina mi sembra infatti di una misura intermedia...

Il trasferimento d'immagine comprendeva anche un'altra ragazza seduta che ho tagliato via, ecco percè è lungo e stretto. I dischi decorativi li ho ritagliati da una carta dipinta sul gel plate.

25.7.25

Il problema della vita

La vita è l'arte di disegnare senza una gomma. (John W. Gardner)

La silhouette sulla pagina di sinistra l'ho ritagliata nel cartoncino nero, la matita è una delle mie solite strisce decorate:

Strisce decorate anche a destra, dove ho scritto il testo con il pennarello nero:

24.7.25

Umili ma utili!

Mi riferisco ai tubi della carta igienica, che potranno collaborare con noi per realizzare sul gel plate simpatici sfondi come questi:

Non dovremo far altro che schiacciarli per far loro assumere forme diverse, oppure tagliuzzarli un po' con le forbici, ecco come*:

Considerati la facile reperibilità ed il basso costo di questi attrezzi improvvisati credo che valga la pena di provare ad usarli, non vi pare? ;)

*Se la visione del video non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)

23.7.25

Gambe e radici

Le radici sono importanti nella vita di un uomo, ma gli uomini hanno le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove. (Pino Cacucci)

Il disegno sulla facciata di sinistra l'ho realizzato con la matita nera sul fondo ottenuto a rullo:

Il testo l'ho scritto, come al solito, con il pennarello nero:

22.7.25

Una rosa che non punge

Perchè le mancano le spine? No, perchè è di carta! :))

Nel trasferimento d'immagine si era conservato ben poco della foto di partenza, praticamente solo il viso...

... che ho ritoccato con ombretti e fard, mentre i capelli li ho ricreati con le matite colorate:

L'abbigliamento l'ho ricostruito in parte a pennarello e in parte con ritagli di carte dipinte sul gel plate e di centrini di carta:

La rosellina l'ho ritagliata dalla carta in cui era impacchettato un regalo.

21.7.25

Colpa dell'acne?

No, la colpa di quelle macchie sul viso è solo mia... e del gel plate, naturalmente!

Purtoppo la carta di certe riviste -mai le stesse, perchè sarebbe più facile scartarle!- non reagisce bene con l'acrilico e il risultato sono quelle brutte macchie.
Ecco qui il video* della produzione di questo trasferimento d'immagine:

*Se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)

20.7.25

Un pugno di cenere

Kenneth Fleming, noto giocatore di cricket, muore asfissiato nell'incendio che si sviluppa in un cottage di campagna, residenza della sua amante. Quando i rilievi della polizia locale dimostrano che si tratta di un incendio doloso abilmente mascherato e quindi di omicidio, il caso viene assegnato, data la fama della vittima, a Scotland Yard: toccherà all'ispettore Linley, coadiuvato dal sergente Barbara Havers, il compito di far luce su quello che sembra essere il delitto perfetto...
Una vicenda che si sviluppa su due distinti canali narrativi: da una parte l'indagine vera e propria, raccontata nel solito stile dell'autrice, dall'altra un lungo -e spesso noioso- monologo in prima persona di uno dei protagonisti, personaggio discutibile ma che si rivelerà essenziale ai fini della chiusura del caso...
Una chicca per gli amanti del gossip: dopo averla assediata per cinque romanzi di fila, Lynley riesce a far capitolare Lady Helen Clyde che finalmente accetta di sposarlo.

Autore: Elizabeth George
Casa editrice: Longanesi
Pagine: 675
ISBN: 9788850237616

19.7.25

Se non fosse mora...

... questa ragazza potrebbe passare per un'emulatrice di Veronica Lake:

Il fondo l'avevo texturizzato sul gel plate per mezzo di un tappetino da lavello, ho poi incollato le mie solite strisce colorate.

18.7.25

Diversi e liberi

Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi. (Charles Evans Hughes)

Il viso è il risultato di un trasferimento d'immagine piuttosto scuro, l'ho ravvivato con ritagli di carte chiare, fotocopiate o realizzate sul gel plate. L'uccellino proviene da una carta da decoupage:

Sul solito sfondo a rullo, ho scritto il testo con il pennarello nero:

17.7.25

I sì e i no...

...del trasferimento d'immagine che vi ripropongo oggi per il ThrowBack Thursday: i SI stanno nella riuscita dei dettagli di viso ed abito e nel vivace tocco di colore che fa risaltare la persona, i NO stanno tutti nella chioma, che è sparita in una specie di nebbia:

D'altra parte un trasferimento d'immagine non è una fotocopia, quindi bisogna sapersi accontentare! ;)

16.7.25

Genio e follia...

Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. (Arthur Schopenhauer)

Sulla pagina di sinistra ho incollato due silhouettes ritagliate in carta stampata e poi colorate con i Distress, oltre che girate da parti opposte, ho fatto in modo che una delle due avesse il testo di stampa messo al contrario... scommetto che non l'avevate notato! ;)

La frase l'ho scritta, come sempre, con il pennarello nero:

15.7.25

Costume adamitico

In realtà, nella foto originaria da cui ho tratto il transfer, il tizio indossava degli slip che si sono persi nel trasferimento sul gel plate... come quasi tutto il resto!

Avrebbe dovuto essere un doppio trasferimento d'immagine ma è venuto bene solo il testo di sfondo, del soggetto principale è rimasta solo la silhouette!

14.7.25

L'ora del the

O della merenda, visto che le ragazze tengono in mano piattini con dei dolci...

Qui sotto vi mostro il video* del trasferimento d'immagine che ho realizzato sul gel plate:

*Se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)