13.11.22

Scrivimi fermo posta

Una deliziosa commedia vintage dotata di tutte le caratteristiche che ci si aspetta da una produzione dell'epoca tratta da una piece teatrale: un certo manierismo recitativo, dialoghi castigati, limitata ambientazione in esterno, palesi ingenuità nella trama...ma tutto sommato una pellicola che si guarda volentieri e che regala delle autentiche perle d'umorismo, godibilissime anche ai giorni nostri.

Di questo film, che nella versione originale s'intitola The shop around the corner ovvero Il negozio dietro l'angolo, è stato realizzato un remake nel 1998, C'è posta per te, interpretato da Meg Ryan e Tom Hanks, nel quale la protagonista è titolare di una libreria che si chiama The shop around the corner...beh, tutte le similitudini finiscono qui! I contenuti del remake hanno poco o niente a che vedere con quelli del film originale: dove là ci si divertiva con una brillante commedia, qui ci si annoia con un tedioso polpettone sentimentale.

Trama:
Alfred Kralik (James Stewart) è il primo commesso del negozio di articoli da regalo Matuschek & C. di Budapest: è un giovane serio, stimato sia dai colleghi che dal titolare, il Sig. Matuschek, che lo considera quasi come un figlio e spesso lo invita a pranzo per movimentare le giornate della moglie, che non compare mai in scena ma, lo si intuisce dai dialoghi, è una frustrata signora di mezza età che non si rassegna ad invecchiare...

Alfred è anche un idealista ed un sognatore e confessa al collega Pirovitch (Felix Bressart), col quale è in maggior confidenza, di aver intrapreso una relazione epistolare con una donna che non ha mai incontrato di persona ma della quale si è innamorato per via dell'affascinante personalità che traspare dalle sue lettere, dove ella si firma Amica cara chiamando a sua volta Alfred Amico caro.

L'altra protagonista è Klara Novak (Margaret Sullavan), una ragazza che ha da poco perso l'impiego, e si presenta un giorno in negozio con la speranza di trovar lavoro. Si scontra però con il fermo diniego di Alfred che, in qualità di primo commesso (oggi lo si definirebbe store manager) è consapevole dell'inutilità di altro personale. Klara ha però la fortuna di imbattersi nel Sig. Matuschek che, in parte per confermare il suo ruolo di padrone nei confronti di Alfred, col quale ha appena avuto una divergenza, ed in parte perchè ben impressionato dal savoir-faire della ragazza, la assume con decorrenza immediata.

Il rapporto tra Klara ed Alfred non è iniziato sotto i migliori auspici, tuttavia la ragazza si sente attratta dal burbero collega e decide di mettere in pratica i consigli sull'amore che legge nei giornali rosa: una celebre diva della Comedie Francaise ha dichiarato in un'intervista che per conquistare un uomo non bisogna assecondarlo bensì trattarlo malissimo, ed è quello che Klara fa nei confronti di Alfred...Inutile dire che questa strategia non funziona, Alfred reagisce con altrettanto fastidio all'apparente antipatia di Klara e i due finiscono col detestarsi a vicenda!

Nel frattempo, la relazione epistolare di Alfred è andata avanti e la sua dama segreta gli ha dato appuntamento in un caffè per poterlo finalmente conoscere di persona. Il giorno stabilito però Alfred ha una discussione col suo datore di lavoro che, già amareggiato dall'aver ricevuto una lettera anonima che accusa la moglie di avere una relazione con uno dei suoi impiegati e sospettando che l'amante possa essere Alfred, lo licenzia in tronco.

Avendo perso il lavoro e quindi la stabilità economica che potrebbe garantirgli di metter su famiglia con la sua fantomatica ragazza ideale, Alfred non se la sente di andare all'appuntamento e chiede all'amico Pirovitch di presentarsi al posto suo con un biglietto di scuse. Arrivati nel luogo fissato, Pirovitch sbircia dalla vetrina del caffè cercando d'individuare la misteriosa dama per mezzo del segno di riconoscimento prestabilito ovvero il libro Anna Karenina dentro al quale è infilato un garofano rosso...la vede e non riesce a credere ai suoi occhi perchè si tratta di Klara!

Sorpreso, ma tutto sommato non dispiaciuto, Alfred entra nel caffè fingendo di accorgersi per caso di Klara, e giustificando la sua presenza con l'appuntamento fissato ad un conoscente, cerca di sondare il terreno con la ragazza, per capire se è il caso di rivelarle di essere Amico caro. Klara però, impaziente di conoscere finalmente il suo romantico ed idealizzato principe azzurro, lo tratta con freddezza e scortesia sperando che si allontani quanto prima.

Nel frattempo il Sig. Matuschek, che ha incaricato un investigatore privato di pedinare la moglie, riceve il rapporto dell'indagine dove ha la prova del tradimento della consorte e la conferma che l'amante è uno dei suoi commessi...anche se non si tratta di Alfred, come lui credeva. Amareggiato, decide di togliersi la vita ma lo ferma l'arrivo inaspettato di Pepi, il giovane fattorino del negozio, che gli strappa dalle mani la rivoltella.

In ospedale, dove è stato ricoverato per il tracollo emotivo, il Sig. Matuschek ha modo di pentirsi per come ha trattato Alfred, così lo manda a chiamare e, non solo lo riassume, ma lo incarica di fare le sue veci e dirigere il negozio per tutta la durata della sua assenza.
La povera Klara, presentandosi al lavoro dopo la deludente serata in cui il tanto atteso principe azzurro le ha dato buca, ha la brutta sorpresa di trovare il suo nemico insediato al posto del capo e viene colta da un malore.

Per fortuna alla fine ogni cosa si aggiusta e il film si conclude alla vigilia di Natale, quando tutti si ritrovano in negozio, ciascuno soddisfatto per i suoi motivi: Matuschek per l'incasso da record, che gli permette di elargire ai dipendenti una regalia (ancora lontani i tempi in cui la tredicesima sarebbe diventata un diritto!); i suoi impiegati per la gratifica extra; il fattorino Pepi per la promozione a commesso; Klara perchè questa sera ha fissato un nuovo appuntamento col suo Amico caro dopo che egli ha saputo giustificare la defezione precedente...

E Alfred? Dapprima, fingendo che il corrispondente segreto di Klara sia passato in negozio a cercarla quando lei era malata, ne fornisce alla ragazza una descrizione poco lusinghiera di un uomo in sovrappeso e con pochi capelli, disoccupato ma fiducioso di poter essere mantenuto da lei, poeta fasullo, avendo usato nelle sue lettere le belle frasi scritte da altri...La delusione di Klara è palese! Incapace di vederla soffrire oltre, Alfred capisce che è il momento giusto per confessarle di essere lui l'Amico caro...e mai rivelazione fu così ben accetta!

Anno: 1940
Durata:1h 37m
Regista: Ernst Lubitsch
Interpreti principali:
Margaret Sullavan
James Stewart
Frank Morgan
Felix Bressart