31.5.25

Morbido?

Sembrerebbe di sì, visto come la ragazza si strofina sul viso quel pezzo di stoffa:

Un trasferimento d'immagine ampiamente ritoccato con ombretti, fard e penna gel bianca per illuminare lo sguardo e sbiancare i denti:

Il pezzo di stoffa l'ho decorato a stencil mentre il copricapo è ricavato da ritagli di carte dipinte sul gel plate:

30.5.25

Chi ben comincia...

Chi ben comincia è a metà dell'opera

Un nuovo journal realizzato su un quaderno a pagine bianche che mi sono tenuta accanto durante le sessioni di gel printing, in modo da utilizzarlo come foglio di pulizia del rullo... ho così ottenuto, velocemente e senza fatica, tutti gli sfondi delle pagine!
Ho decorato la facciata sinistra con un collage di forme geometriche, ritagliate da avanzi di carte dipinte in gel printing:

Sulla facciata di destra, la scritta a pennarello, e qualche doodle:

29.5.25

Busta porta tags 3

La facciata della busta che si apre sulla tag l'ho decorata con fiori ritagliati da carta dipinta sul gel plate...

...il retro con altri fiori ottenuti texturizzando la carta con dei centini di plastica:

Eccovi i particolari dei due tipi di fiori:

Qui invece vi mostro più da vicino la grande tag che riempie la busta, dipinta sul gel plate e poi rifinita con doodles a penna gel:

Il journal porta tags completo ve lo avevo già mostrato nel video che trovate in questo post...se ve lo siete perso è arrivato il momento di rimediare! ;)

28.5.25

Maschio o femmina?

Un faccino nei toni del rosa circondato da fiori di colore azzurro...se teniamo in conto la tradizionale assegnazione dei colori in base al sesso il dubbio è lecito! ;)

Il trasferimento d'immagine era risultato un po' troppo chiaro, così ho pensato di farlo risaltare con una cornice scura, i fiori sono il tocco in più che mi fanno apparire completo il lavoro. ;)

27.5.25

Ombra sul muro

Noi, forse, non conosciamo la felicità che dalla sua ombra sul muro del destino. (Henri De Régnier)

Ho realizzato il trasferimento dall'immagine di una ragazza ritagliata da una rivista, poi ho colorato con l'acrilico nero la silhouette rimasta e l'ho utilizzata come ombra:

Il muro l'ho realizzato per mezzo di uno stencil:

La frase l'ho scritta con il pennarello nero:

26.5.25

Pelle di porcellana

E in questo caso non si tratta solo di un modo di dire...visto che il trasferimento d'immagine l'ho ricavato dalla foto di una bambola! :)

Ed eccovi il video* della procedura:

Peccato che soggetti come questo, un po' diversi dalle solite foto pubblicitarie, siano quasi impossibili da trovare...se non in apposite riviste dedicate ai collezionisti il cui oneroso acquisto non è giustificato dall'uso che avrei intenzione di farne. ;)

*Se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)

25.5.25

Nascondi il tuo segreto

Ho avuto già modo di lamentarmi di come il termine thriller sia inflazionato, spesso usato a sproposito nella classificazione dei generi letterari e questo romanzo ne è l'ennesimo esempio.
Il massimo dello sforzo per catturare l'attenzione del lettore è nel prologo dove, dando per scontato che tutti abbiamo dei segreti, la protagonista, che narra in prima persona, dice Prendete me, per esempio. Io non tengo nell'armadio lo scheletro che mi fa paura. Il mio è sottoterra. Si chiamava Rose, e aveva nove anni quando morì. È tutto ciò che ci viene concesso in quanto ad emozione, il resto è un lento viaggio nella noia! E non giova certo al racconto l'antipatia che suscita il personaggio narrante: pur consapevole di aver causato la morte di una bambina, ne sposa il padre vedovo, lo tradisce con un compagno d'infanzia marito di una sua amica e, nonostante tutto, passa il tempo a piangersi addosso come se la vittima fosse lei!
Fiacco, prevedibile e tedioso.

Autore: Julie Corbin
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 298
ISBN: 9788804607021

24.5.25

L'innaffiatoio

Quando il sole è tramontato, l'innaffiatoio si è risvegliato. Con la sua faccia tutta bucata, sparge di lacrime l'insalata. Nel suo pianto non c'è tristezza: per ogni fiore acqua e dolcezza. In tutto il giardino le radici per quelle lacrime sono felici. (Dominique Thibault)

Dopo averlo ritagliato sul contorno, ho incollato il trasferimento d'immagine su questo foglio di pulizia del gel plate perchè, per il colore e le righe, mi ricordava l'aspetto di una staccionata da giardino...non sembra anche a voi?

Il testo, scritto col pennarello, l'ho trovato in un libro di poesiole per bambini:

23.5.25

Busta porta tags 2

La seconda pagina del journal porta tags l'ho ricavata da una busta lunga e stretta piegata a metà, ecco come si presenta sul davanti:

Questo è invece il retro:

Aprendola si vedono le taschine, sulle quali ho incollato un rametto fustellato di carta bianca, dalle quali spuntano due tags:

Le decorazioni sulle facciate esterne della busta le ho ritagliate da carte dipinte sul gel plate:

Ecco i dettagli delle due piccole tags:

La prima è un cartellino del prezzo riciclato, la seconda l'ho ottenuta sul gel plate con la tecnica della mascheratura.

22.5.25

Una coppia asiatica?

Mi piacerebbe poterlo affermare, invece erano due ragazze dalla pelle bianca prima che intervenissi su di loro con l'acrilico giallo! :)

Ho cercato di rendere più naturale l'incarnato con ombretti e fard, ma il risultato lascia un po' a desiderare:

Mi consola però vedere come risulta ben dettagliata la tramatura dell'abito in pizzo:

Il trasferimento d'immagine l'ho incorniciato con un foglio texturizzato sul gel plate con gli avanzi d'edilizia lasciati dai muratori che stavano ristrutturando il palazzo:

21.5.25

Che bambolina!

Nella foto da cui ho tratto il trasferimento d'immagine non era specificato ma un visino così non può che essere quello di una bambina:

Nella migliore tradizione, ecco allora che ho decorato la pagina con fiori rosa, ottenuti a pennello sul gel plate.

20.5.25

Il giorno giusto

Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

Il trasferimento d'immagine l'ho ritagliato sul contorno senza rispettare accuratamente i dettagli, ma non si nota più di tanto perchè poi l'ho incollato su un foglio colorato in gel printing in una tonalità similare allo sfondo del transfer:

Il testo l'ho scritto col pennarello nero:

19.5.25

Mai usato!

Avevo in casa, acquistato chissà quando, uno spazzolino con il manico lungo che dovrebbe in teoria servire per strofinare via lo sporco da pentole e vasellame...mai usato! E allora, mi sono detta, perchè non provarlo sul gel plate? Ecco cosa ne è venuto fuori:

Come vedrete nel video* sottostante, lo spazzolino lo si può applicare sulla piastra sia da pulito che dopo averlo intinto nel colore, ottenendone effetti diversi:

E per chi non ha intenzione di realizzare da solo questi sfondi, ne ho come al solito previsto una selezione scaricabile liberamente, basterà cliccare sull'immagine per aprire la pagina del download. ;)

download

*Se la visione non è ottimale sullo smartphone, probabilmente basterà impostare per il blog Visualizza versione WEB e tutto andrà a posto. ;)

18.5.25

Il lungo ritorno

Durante un weekend presso la dimora avita in Cornovaglia, dove Lynley si è recato al solo scopo di presentare ufficialmente la fidanzata, avviene in paese un efferato delitto ai danni di un giornalista nel quale sembrerebbero coinvolti anche membri della sua famiglia...
Dopo aver soltanto accennato, nei romanzi precedenti, alle storie sentimentali pregresse dei vari personaggi, l'Autrice ha evidentemente deciso di soddisfare la curiosità dei lettori più gossippari imbastendo un prequel dove alla vicenda investigativa si affianca quella personale dei protagonisti. Il risultato non è dei migliori: la narrazione si affloscia troppo spesso e troppo a lungo nel sentimentalismo e si sente la mancanza di un personaggio tosto come Barbara Havers, liquidata in poche righe, giusto per confermare che esiste.

Autore: Elizabeth George
Casa editrice: TEADUE
Pagine: 346
ISBN: 9788878198418

17.5.25

Femme fatale...o cameriera?

Il dubbio è lecito perchè, nonostante l'atteggiamento e il pizzo nero quel che indossa sembra proprio il grembiulino di una domestica...ovviamente di quelle che servono nelle case di lusso. ;)

Questa bambolina è il risultato del recupero di un trasferimento d'immagine mal riuscito, dove il vestito originario, di tulle nero, si perdeva in uno sfondo altrettanto scuro, tanto da rendere impossibile individuare la sihouette della modella. Così ho savato solo il viso, comunque abbondantemente ritoccato e gli arti:

L'abbigliamento l'ho ritagliato in carta stampata, in particolare da schemi di ricamo a punto croce:

Il pizzo nero l'ho ottenuto colorando con il pennarello dei centrini di carta, mentre la cintura proviene da una fotocopia:

Questo invece è il foglio di calendario che ho usato per eliminare l'eccesso di acrilico sul gel plate mentre eseguivo il trasferimento della silhouette:

In pratica è un foglio di scarto...ma mi è piaciuto e me lo tengo lo stesso! :))