Il suo matrimonio sta attraversando un momento di crisi e Olivia Russell si prende una pausa di riflessione rifugiandoosi nella casa di vacanza nel Maine con il figlioletto di 4 anni. Durante una tormenta di neve, che li ha isolati dal resto del mondo, i due sono costretti a difendersi dall'aggressione di tre teppisti locali...
In parallelo alla storia principale, presentato come se fosse il montaggio di un film in quanto il marito della protagonista è uno sceneggiatore, scorre il racconto della vendetta che un veterano del Vietnam opera ai danni di ex commilitoni colpevoli di avergli ucciso la ragazza.
Inspiegabile la scelta di aver combinato insieme due tematiche tanto diverse...forse che il contratto prevedesse un certo numero di pagine che la vicenda di base non riusciva a colmare? Sta di fatto che questa insalata mista rischia di restare sullo stomaco al lettore, che ha già il suo bel da fare a combattere la noia di una prima parte superflua e prolissa.
Un'autrice che sia anche moglie di uno scrittore famoso è esposta, che le piaccia o meno, al paragone con la produzione letteraria del coniuge...e in tal caso Tabitha King ne esce piuttosto male. Certo, non è professionalmente corretto, come si fa addirittura nel risvolto di copertina del libro, seppure con intento promozionale, giudicarla in funzione del marito, tuttavia va considerato che nè lei nè i figli, che hanno anch'essi intrapreso la carriera di scrittori, avrebbero avuto l'opportunità di essere così facilmente pubblicati se non avessero potuto contare su cotanta parentela. Di fatto questo è l'unico romanzo di Tabitha King, dei 7-8 che ha scritto, pubblicato in italiano, segno che probabilmente gli altri non hanno avuto una resa, nella lingua iriginale, tale da giustificarne la traduzione.
Autore: Tabitha king
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 420
ISBN: 9788817674768
