Ora che i riflettori si sono finalmente spenti e la farsa celebrativa si è conclusa, che il cavaliere mascarato riposi pure, non troppo in pace, nel posto che si è guadagnato all'Inferno.
Resta però il disappunto per l'immeritato tributo offerto dalla nazione a questo provincialotto cafone, arrogante e puttaniere, che della nazione medesima se ne è sempre infischiato precipitandola in una crisi economica senza eguali quando ne gestiva il governo, ricoprendola di debiti e di ridicolo.
Ai funerali di stato pare avesse diritto per le cariche istituzionali ricoperte...ma è una regola che vale anche per chi le regole le ha infrante? Per chi le leggi dello stato le ha ripetutamente violate? Vale anche per un pregiudicato colpevole di frode fiscale e condannato all'interdizione dai pubblici uffici?!
E vogliamo parlare del lutto nazionale? Ma quale lutto?! Dovremmo fare una festa per esserci finalmente liberati dell'ennesimo parassita sociale, di uno di quegli intoccabili omuncoli mantenuti al potere dai propri soldi truffaldinamente accumulati, dalle proprie affiliazioni massoniche e dalle proprie intrallazzature mafiose. Un personaggio tanto poco edificante da non meritarsi nemmeno una presa di posizione ma, così come faremmo con un insetto molesto, da schiacciare, senza dargli peso, sotto la suola di una scarpa...se non fosse che questo particolare insetto ha fatto troppi danni per poter essere ignorato!
Quindi come cittadina, come italiana, come donna, mi dissocio dal vergognoso ed ingiustificato tributo che l'attuale governo fascista ha proclamato in mia vece.